Fronteggio fra culture!
Riporto il testo di “non ci sto!” apparso nella discussione “Dipomazia e obiezione”, so che così facendo slitto in visibilità una discussione da me appena avviata, ma credo sia l’unico modo di rispondere, poichè le affermazioni di seguito non meritano risposta se inserite in quella discussione. Questo perchè meritano una discussione a parte.
Specifico subito che mi sono permesso alcune correzioni (quasi esclusivamente grammaticali) per permettere una lettura “più fluida”. Ecco chi “non ci sta!”:
Tutti scandalizzati nel vedere le torri franare al suolo a causa di scimmie travestite da uomini, infiltrate nel tessuto sociale (sottolineo sociale) occidentale, nel quale potevano (e spero non possano più…):
1. tramare indisturbati contro le istituzioni che ci governano (bene o male questo è un altro discorso)
2. chiedere di pregare in edifici (moschee) appositamente erette per soddisfare le loro esigenze mistico-religiose, per poi scoprire che tali edifici fungevano da covi di estremisti e terroristi nei quali fantomatici personaggi invitavano l’orda di scimme alla guerra Santa… (e continuano a farlo!!!). Una ditta di demolizioni bisognerebbe chiamare… e se hanno voglia di pregare se la costruiscano, senza chiedere contributi alle istituzioni che tanto odiano e osteggiano!!!
3. richiedere ai loro datori di lavoro di concedere loro 1 ora al giorno (nel corso della normale attività lavorativa…ovvio) per pregare durante il tempo dle Ramadan… no comment!!! Una simile richiesta non ha bisogno di ulteriori commenti… mi stupisce il fattio che come sempre gli si dà pure ascolto… l’Italia è anche questo!!!
4. non parliamo dei simboli religiosi nelle nostre scuole cattoliche… giusto o sbagliato che sia, lo decidiamo noi, non certo aitanti rappresentati della religione islamica!!!
Rispetto, questo meritiamo: a questo punto se non siamo noi per primi a richiederlo… non oso pensare dove finiremo!!!
Stiamo combattendo una guerra contro un nemico invisibile, un nemico che si annida nelle nostre città, frequenta le nostre scuole, i nostri cinema e i nostri bar… spero non le nostre ragazze!!! (se non ricordo male gli attentatori di Londra erano inglesi…)
Detto questo, non mi stupisco se le azioni che i vari Governi hanno intrapreso per scongiurare future minacce, sono a volte, concettualmente incomprensibili o inaccettabili!!!
Sicuramente chi si muove, chi fa qualcosa, chi reagisce qualche cosa la sbaglia… insomma non tutto può funzionare al meglio, molte sono e saranno le inefficienze che ricadranno su noi poveri cittadini e contribuenti… ma non lamentiamoci laddovè noi per primi non abbiamo alzato la testa e soprattutto brandito la vanga, strumento e mezzo di lavoro quotidiano dei nostri avi. Avi che sarebbero sconsolati di fronte al poco rispetto che i media, i politici, le associazioni e una buona fetta di popolo (la società insomma) dimostrano nei confronti dei territori e delle case che loro con il sangue, l’impegno e la fatica hanno eretto e difeso.
Meditiamo gente, meditiamo!!!
29 Dicembre 2005 alle 13:25
Tutti scandalizzati: può darsi! Anche delle bombe metropolitane di Londra, di quelle ferroviarie in Spagna; dell’Olocausto tutti scandalizzati, anche dei Gulag tutti scandalizzati, anche delle esecuzioni in Cina tutti scandalizzati, anche delle bombe al fosforo di Falluja, tutti scandalizzati dei massacri Ruandesi, Ugandesi ecc. a colpi di macete tutti scandalizzati.
Personalmente non mi piacciono le generalizzazioni, le trovo troppo facili.
Quanto al rapporto con l’islam e con gli stranieri, riconosco che un mio collega ha ragione: l’influenza della religione nella cultura e nella politica è innegabile. Ma questo è un’altro discorso…
Qui si tratta di parlare di confronto fra culture che erano ben distinte per luoghi e che ora si trovano faccia a faccia sull’onda di un flusso migratorio che non ha pari per “forza culturale”. La nostra cultura di europei, fortemente improntata allo stato di diritto, comprendente la giurisprudenza romana; uguaglianza, libertà e fraternità di rivoluzionaria memoria, l’ordinamento istituzionale di teutonica memoria… e la cultura mediorientale di chiara matrice islamica (..ma fu così anche per la vecchia europa di matrice spiccatamente cattolica quando il potere papale era anche temporale). Cultura mediorientale, che annovera un preciso ordinamento delle cose.
Credo siano importanti due cose:
la prima che noi non perdiamo le nostre radici, ricordando i sacrifici di chi ci ha preceduto per costruire le nostre moderne nazioni, e trovo giusto preservare quanto fatto e battersi perchè tutto ciò riesti nostro patrimonio (anche se non credo sia l’ora di imbracciare le vanghe)
la seconda che chi arriva come straniero si adegui al rispetto delle locali norme del vivere civile, visto che arriva in una società di cui è, almeno nelle prime fasi, ospite e non è logico arrogarsi il diritto di prevaricare l’ordine costituito (ma questo discorso deve valere pari pari per noi, quando siamo in contesti diversi dal nostro).
Penso che ciò che conta sia il rispetto, il rispetto per le proprie radici storico-culturali (che significa non indietreggare sempre e sistematicamente rispetto alle proprie leggi, tradizioni e consuetudini in nome della libertà del singolo) e il rispetto per ciò che è diverso (che significa non pensare che c’è da difendersi dalle invasioni barbariche quando si è difronte a culture diverse).
Vi lascio con una frase dello scrittore Erri De Luca:
“Avanza con cenni scuri un secolo che viene a innalzare armi e versetti.
Presto alcuni nomi di Dio verrano issati su opposte bandiere e i popoli saranno nemici per una volta ancora in nome del cielo.
Prima dei regni delle fedi armate, ogn’uno si affretti a leggere i testi sacri a modo suo, in buona o cattiva sorte. Il sacro dura nel cuore dei millenni quando si fissa in libri grandiosi.
Trovi ognuno i fogli scritti per lui nel Libro dei Libri, rinnovando l’antica sorpresa di sentire che egli stesso, da alcune di quelle pagine, è stato trovato.”
29 Dicembre 2005 alle 14:39
MI SCUSO, AVEVO SCRITTO QUESTO COMMENTO SOTTO L’ALTRA DISCUSSIONE, MA QUI E’ PIU’ ADEGUATO:
Per quel che ne penso io in America sono i soliti esagerati.
PEr quanto riguarda l’Italia siamo proprio tutti dei cretini e i politici sono più cretini di noi perchè danno agli extracomunitari tutto quello che pretendono. Se io vado in marocco è giusto che io mi adegui e rispetti la loro cultura, e così dovrebbe essere per loro.
Non voglio comunque fare di tutta l’erba un fascio perchè non tutti gli extracomunitari sono degli approfittatori.
Poi mi chiedo, perchè abbiamo così paura dei mussulmani? E’ perchè fanno attentati (non considero attentati quelli in Israele e Iraq) o perchè sono più convinti di noi nella loro religione che li porta a fare più gruppo (l’unione fa la forza)? Anche “noi”, comunque, in tempi passati abbiamo fatto le crociate, e credo sia stato uno sbaglio, forse loro devono ancora capirlo.
C’è però anche da dire un’altra cosa: loro sono troppo invadenti nella nostra vita e nella nostra politica, ma noi (inteso come occidentali) li lasciamo in santa pace (se fa per dir) nelle loro terre? Tra petrolio e vicinanza a Russia, non credo. Adesso l’America sta facendo una guerra in iraq, aveva appena finito di farla (ma i “nostri” militari ci sono ancora, giusto?) in Afganistan, sta valutando se farla in Siria, e perchè non farla in Iran (visto che è andato al governo un conservatore che non riconosce israele!)?
Forse prima di dirne di tutti i colori agli immigrati in Italia (che, comunque, a parere mio pretendono e ricevono troppo) dovremmo pensare anche a quello che facciamo “noi” nei loro paesi
29 Dicembre 2005 alle 20:10
Nick hai aggiunto poco alla discussione, concedimelo:tante belle frasi…. (anzi mi complimento per il linguaggio a dir poco aulico) Good!!!
Struca-struca te la pensi come mi: meritiamo rispetto e chiaro a tutti appare che chiunque si trasferisca in un’altra nazione deve rispettarne le regole, le leggi e le consuetudini. Putroppo (soprattutto in Italia….) ciò spesso non accade.
Tutto qua, non era assolutamente mia intenzione offendere gli stranieri in Italia: è palese che ospitiamo brave persone(di valore e con valori) però è innegabile che agiamo da Paese troppo permissivo, vuoi per una classe politica inadeguata, vuoi per l’influenza del Vaticano….che chiaramente (ma non involontariamente) ritarda o smorza sul nascere leggi “un tantino” + restrittive….si sa boys!!
Detto questo, lascio spazio a tue eventuali “correzioni (quasi esclusivamente grammaticali)”………….purtroppo il tempo di scrivere è sempre poco, chiedo venia!!
Un saluto cari compatrioti, hi-hi!!
31 Dicembre 2005 alle 14:18
no ho mai sentù nessun scandalizzarse per i morti causadi dal comunismo. Spezialment per le vittime dei gulag o delle repression en cina o a Cuba e via dicendo..
Perchè??
1 Gennaio 2006 alle 21:53
Noto con sommo piacere che sono stato colto in fallo: non amo la generalizzazioni e per forzare un passaggio l’ho usata stupidamente. Riconosco che i morti fatti dalle ideologie di destra, storicamente fanno più scalpore di quelli fatti dalle ideologie di sinistra. Però come io sono caduto nell’errore di abbassarmi per foga, in una discutibile generalizzazione, credo che sostenere che nessuno si sia scandalizzato per le morti causate dal comunismo, sia una forzatura…
Il mio invito è, al solito a dare ad ogni argomento il giusto spazio, quindi suggerirei di traslare conversazioni ideologico-politiche su altra discussione…
3 Gennaio 2006 alle 18:53
In realtà o solo nel mio piccolo io credo che il nostro pensiero sia molto simile più di quanto si pensi. Si dice tanto che non bisogna guardare male l’altro che deve essere accolto bene , insomma che non bisogna essere Razzisti. Ma tale parola cosa significa , cosa vuol dire ??? Tutto questo buonismo, non ci porta ad essere Razzisti ???
Lo vogliamo ammettere ????? o per paura di essere giudicati male nascondiamo questo stato o come volete chiamarlo ????? Abbiamo paura del diverso o lo riusciamo ad affrontare ????
Magari fosse facile andare contro corrente, fino a che L’italia rimane così non è possibile. Troppe cose , troppo permissivi , troppo buonisti …..
…. ma sotto questo buonismo ……………..
Ora lascio a voi
7 Gennaio 2006 alle 12:29
Credo che Sonic abbia centrato il problema: troppo buonismo porta al razzismo.
Non fraintendetemi: chi si ostina a far vedere che non è razzista con gli stranieri, spesso cade nel probema opposto, cioé, si dimostra razzista nei confronti della propria gente, penalizzandola più del dovuto nei confronti di persone che vengono dall’estero.
Un esempio qui in Trentino lo abbiamo con l’edilizia abitativa dell’ITEA: un sacco di persone trentine bisognose aspettano la casa da anni, quando poi si viene a scoprire che extracomunitari che vivono nel nostro paese da pochi mesi, la ottengono quasi subito.
C’è da tenere presente che queste persone appena arrivate, hanno magari cominciato da poco a pagare le tasse nel nostro Paese, mentre la nostra gente trentina è una vita che le paga…
A voi la replica…
20 Gennaio 2006 alle 18:24
caro maxacro!penso che come esempio l’itea sia un po’ delicato,si dice sempre che danno casa agli extracomunitari ma il problema vero è che danno l’itea a chi può permetternese due di case propie!!!!io penso che lo sbaglio enorme sia stato fatto vent’anni fa con l’avvento dei primi sbarchi,se noi all’epoca avremmo fatto rispettare le nostre leggi con piu polso oggi non saremo a discutere queste cose,ormai,penso sia troppo tardi anche parlare di integrazione,si è instaurato troppo odio purtroppo
26 Gennaio 2006 alle 14:54
Di certo le leggi in Italia sono sbagliate. Ma cosa vogliamo fare? Per come la vedo io appena sbarcano gli si dovrebbero fare le prime cure (di questo non mi sembra si possa fare a meno, sono pur sempre uomini) e, dopo un giorno o due, hop, subito un un aereo e riportati da dove sono venuti.
Io farei qualcosa del genere però poi che fanno? Muoiono nel loro paese e la comunità intenazionale e i telegiornali ti fanno i servizi e le inchieste con tanto di dramma umano.
Anche in Chiesa don Giuseppe ha detto che in Eritrea sta per scoppiare un’altra guerra e allora chi ce la fa passa il deserto, si imbarca e viene in Italia come profugo. Mi fanno pena, questo si, però dobbiamo deciderci, non possiamo avere tutto. Sarebbe bello vivere tutti in pace, che non ci sia più nessuno che muore di fame… però vogliamo tutti vivere bene e con tutte le comodità che abbiamo. Ma se abbiamo tutti questi soldi (non ditemi che l’Italia è un paese povero) e tutte queste comodità non è forse perchè noi usiamo anche le risorse che “spetterebbero” agli africani, agli asiatici, ai sud-americani? Chi è in mezzo ad una guerra e muore di fame (come avviene in quasi tutto il terzo mondo) mi fa sinceramente pena, però non mi sembra che siano in molte le persone del mondo “civilizzato” che sono disposte a rinunciare a granchè (oltre a quei 10-50-100 euro che danno in beneficienza)!
In ogni caso credo comunque che si possa fare qualcosa di più, è che ci sono troppe persone in posizioni importanti (sia politiche che economiche) che il rispetto verso le atre persone non l’hanno neanche mai sentito nominare.
16 Febbraio 2006 alle 17:02
Secondo me per prima cosa bisogna tentare di non mescolare situazioni ben diverse. Parlare del probema dell’immigrazione confondendolo con lo scontro culturale è travisare la realtà. L’immigrazione arriva in Italia per aspetti economici e in alcuni casi politici. Sono persone che nella stragrande maggioranza cercano di inserirsi nel nostro tessuto sociale portando logicamente la loro differente cultura. Il commento riguardante cosa facciamo noi nei loro paesi è anche questo giusto in riferimento ai nostri passati e presenti sfruttamenti: ma per il momento è utopico pensare di cambiare il nostro sistema imperialistico senza mettere a repentaglio la nostra posizione economica. Il problema culturale è invece secondo me il problema più attuale e fondamentale per l’avvenire. Si parla che non bisogna portare ad uno scontro fra civiltà tra mussulmani e mondo “occidentale”. Parole sante, ma non si può neanche nascondere divergenze di valori per il momento incolmabili. E questo è il punto: noi siamo in tutta coscienza capaci di comportarci come i nostri valori millenari ci indicano o questi valori li invochiamo solo quando è per noi comodo? Se i valori sono per noi fondamentali bisogna pensare se saremo disposti un giorno a difenderli non solo a chiacchiere ma con fatti. Se non saremo disposti a sacrificare la nostra tranquillità e benessere per difenderli allora giustamente la nostra civiltà sarà soppiantata perchè ammazzata dalle sue stesse virtù.
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